Alla cortese attenzione di:
CARMELO AUGELLO
Presidente Consiglio Comunale
ALESSANDRO GRANDO
Sindaco
PAMELA TERESA COSTANTINI
Segretaria Generale
Oggetto: Mozione su Misure di contrasto all’inquinamento acustico per la tutela della salute pubblica.
PREMESSO
che con ordinanza sindacale n.97 del 05/06/2018, poi rettificata con quella n.29 del 18/05/2023 avente ad oggetto “Misure di contrasto all’inquinamento acustico per la tutela della salute pubblica – disciplina degli orari e delle modalità di diffusione sonora”, sono stati stabiliti gli orari e le modalità per la diffusione sonora degli intrattenimenti musicali all’interno del perimetro urbano da parte dei pubblici esercizi.
CONSIDERATO
il grave disagio che subiscono – in particolar modo nelle ore notturne durante la stagione estiva – moltissimi abitanti della zona Palo Laziale, Lungomare Marina di Palo, Lungomare Centrale, zona Caere Vetus, centro storico, piazza Almirante e viale Italia, fatti oggetto di continui disturbi alla loro quiete, alla serenità, al lavoro, allo studio, alla salute e all’eventuale malessere fisico, a seguito dell’inquinamento acustico proveniente da gestori dei locali che organizzano intrattenimenti musicali con l’impiego di impianti elettroacustici di amplificazione sonora e relativi diffusori, musica dal vivo, piano bar;
che nei giorni scorsi, a nome di 129 cittadini firmatari è stata trasmessa (prot. n. 40767/2024) una diffida e messa in mora a questa amministrazione comunale per mancato rispetto della quiete pubblica e per far assumere nell’immediato tutti i provvedimenti del caso previsti dalle norme in vigore volti ad eliminare questo problema di salute pubblica;
EVIDENZIATO
che questa nuova ordinanza ha esteso ulteriormente – invece che restringere (come ad esempio ha fatto recentemente il Comune di Civitavecchia) – i tempi di diffusione sonora, in particolare nei fine settimana estivi dalle ore 1:00 alle ore 2:00 nel centro urbano e fino alle ore 3:00 fuori dal centro urbano, mettendo a rischio ancora di più il diritto alla quiete, al riposo e alla salute pubblica dei cittadini nel rispetto dell’art. 32 della costituzione italiana;
che, al di là degli orari di diffusione sonora, il più grande limite di questa nuova ordinanza sta nell’impossibilità da parte dell’ente comunale – attraverso il suo organo di polizia – di monitorare e perseguire direttamente eventuali abusi derivanti dal superamento dei limiti di emissione ed immissione di decibel dei locali;
che di norma è attribuita all’ARPA Lazio l’esecuzione di verifiche strumentali sulle sorgenti sonore potenzialmente disturbanti;
che ARPA Lazio non interviene al momento, ma lo fa solamente solo dopo molti mesi e molto spesso quando queste attività – prevalentemente estive – sono chiuse, rendendo di fatto quasi impossibile accertare il superamento dei limiti sonori;
che molti altri comuni italiani per ovviare a queste criticità nell’esecuzione di verifiche strumentali affidate ad Arpa – hanno dotato – in accordo con le stesse agenzie regionali per la protezione ambientale – le proprie forze di polizia di fonometri per monitorare e contrastare l’inquinamento acustico con più celerità;
che l’ordinanza sindacale del Comune di Ravenna n. 1921/2017 in merito all’inquinamento acustico obbliga gli stabilimenti balneari e i pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande ad installare un sistema di controllo, misurazione e registrazione permanente dei livelli di emissione sonora prodotti (cd. fonometro) che consenta la verifica del rispetto dei limiti fissati nella valutazione di impatto acustico sulla base delle normative applicabili in materia acustica;
che tale sistema è opportunamente dotato di dispositivi antimanomissione con l’apposizione di sigilli da parte della Polizia Municipale e che le registrazioni dei livelli sonori devono essere inviate, in forma digitale, in tempo reale e con continuità sulle 24 ore al Comune;
che il Comune di Torino, in convenzione con ARPA Piemonte, ha avviato la creazione di una rete di monitoraggio acustico in grado di misurare il rumore ambientale, con aggiornamento ogni 5 minuti, in alcuni siti di interesse;
che la legge quadro 26 ottobre 1995, n. 447, all’art. 13, stabilisce che “le regioni, nell’ambito dei propri bilanci, possono concedere contributi in conto interessi e in conto capitale per le spese da effettuarsi dai comuni e dalle province per l’organizzazione del sistema di monitoraggio e di controllo, nonché per le misure previste nei piani di risanamento e che nella concessione dei contributi ai comuni è data priorità a quelli che abbiano adottato i piani di risanamento”;
che tali contributi possono essere impiegati in convenzione con l’Arpa per assicurare un monitoraggio costante dei livelli di rumore, a mezzo dell’installazione di centraline e totem, per la verifica delle reali sorgenti di rumore e per mappare eventuali scostamenti rispetto agli standard acustici e agire di conseguenza con tempestività ed efficacia.
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
- a rettificare l’ordinanza sindacale, eliminando ogni tipo di deroga e stabilendo che i limiti d’orario di diffusione sonora degli intrattenimenti musicali all’interno dei locali, negli spazi esterni o all’aperto in ogni zona della città debbano essere: da ottobre a maggio dal lunedì alla domenica, non oltre le ore 24:00; da giugno a settembre, nei giorni da domenica a giovedì non oltre le ore 24; e nei giorni venerdì, sabato e prefestivi sono non oltre le ore 1.
- a dotare la polizia municipale di fonometri in accordo con ARPA LAZIO e/o creare una rete di monitoraggio acustico sull’esempio del Comune di Torino e/o far installare agli esercizi commerciali interessati un sistema di controllo, misurazione e registrazione permanente dei livelli di emissione sonora prodotti che devono inviare, in forma digitale, in tempo reale e con continuità sulle 24 ore al Comune, sull’esempio del Comune di Ravenna.
- a concordare con le autorità competenti una maggiore presenza di forze dell’ordine, specie nelle ore notturne e nelle zone più problematiche dal punto di vista della sicurezza e dell’inquinamento acustico
Si richiede che tale mozione venga inserita nel consiglio comunale del 23/07/2024.
Essa integra la precedente mozione del 13/06/2024 (prot. n. 33670/2024) in alcune parti del testo e quindi aggiornandola, la sostituisce interamente.
Ladispoli, 18 luglio 2024
Gianfranco Marcucci
Fabio Paparella